lunedì 4 febbraio 2008

Ansietà da genitori

Leggo stamattina l'ultima newsletter pubblicata da Uppa.
Per chi non lo sapesse, Uppa ( Un Pediatra Per Amico ) è ( cito dal sito ):

[...] un bimestrale rivolto ai genitori, scritto e sostenuto dai pediatri di famiglia italiani. Non si trova in edicola, ma negli ambulatori dei pediatri convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale.
Nato all'interno dell'Associazione Culturale Pediatri, un'importante società scientifica italiana, raccoglie i contributi di molti esperti, genitori e associazioni [...]


Ma soprattutto, per me, è fonte di notizie utili per far fronte alla mia naturale ansietà da genitore.
Nell'ultima newsletter viene affrontato nuovamente il tema dell'allarmismo creato dai giornalisti in merito alle malattie ( specie se si tratta di bambini )

Condivido pienamente il pensiero del dott. Calia.

A casa mia, da quando è nato il mio primogenito, ho abolito la televisione in cucina e i telegiornali. Assicuro che la vita è diventata meno ansiosa ( a parte qualche recente episodio ) e che riesco tranquillamente a tenermi informato.

E' solo che ormai i giornali lottano, come qualunque altro media, per conquistare fette sempre più ampie di utenti, lettori, spettatori e lo fanno cercando per primi lo "scoop" e mai rinunciando al sensazionalismo.


Filtrare le notizie è sempre più difficile. E non intendo cercare di capire se tale giornale dice il vero rispetto ad un'altro ( chi vivrà, vedrà ) ma semplicemente capire dove c'è una notizia invece di uno "strillone" versione anno 2000.

Come dice il dott. Calia, un modo per sopravvivere alle ansie generate dai media, c'è, ma io ne suggerisco un'altro:
spegnete la TV e leggetevi un buon libro. Alle volte fare lo struzzo fa bene al cuore.

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