Alino è il mio secondogenito.
8 mesi, gran furbacchione, tenerone ma deciso.
Alino ( Alessandro in verità, ma se lo chiamo Ale mi rispondono in sterofonia ) è arrivato dopo quasi 3 anni dalla nascita di Gabriele, il mio figlio grandone.
Fino a quel momento, per me, famiglia voleva dire Alessandra ( mia moglie ), Gabry ed io.
Non riuscivo a pensare ad un quarto "intruso" che potesse aprire nuovamente il mio cuore cosi come aveva fatto Gabriele.
Con Gabry ho capito cosa voleva dire "amore incondizionato". Quel genere di affetto che è solo un dare, a più non posso, in modo gratuito e senza davvero esigere che almeno un pezzettino ti torni indietro.
Credevo quindi che una cosa cosi grande e inconcepibile fosse impossibile da replicare. Ma mi sbagliavo.
Quando è arrivato Alino mi è bastato guardarlo negli occhi. Appena me lo hanno messo in braccio, ho fatto anche con lui il discorsetto di rito.
Beh,ciao. Io sono tuo papà e impareremo a conoscerci, capirci, amarci e anche a detestarci.
Tua mamma, invece, sai già come è.
La hai vista dentro. Meglio di me. Meglio di sua madre.
Hai imparato a conoscere la sua voce, il suo respiro e il battito del suo cuore.
Ma di me non sai abbastanza. Io sono quello delle paroline alla pancia, delle carezze in risposta ai tuoi calcetti. Sono quello che alle ecografie ti faceva ciao ciao con la mano di nascosto dalla ginecologa.
Io sono tuo padre, forse per i primi tempi non sarà per te interessante saperlo, ma vedrai che col tempo apprezzerai la mia compagnia.
Ho già una discreta esperienza, grazie a Gabriele, ma certo con te dovrò trovare nuove chiavi di lettura, nuovi scherzi per farti ridere, nuove parole per farmi capire.
Alino ora è a casa con la mamma e stasera mi sorriderà appena entrerò dalla porta.
Agiterà le manine, mi guarderà e io mi scioglierò nuovamente nei suoi occhi.
E mi ritroverò ancora. Perchè Alessandro ha i miei stessi occhi.
2 commenti:
così mamma si è sciolta però...
;)
amore, lo sai che non sono bravo a parlare. Un pò anche per questo ho aperto il blog, per poter far defluire il fiumiciattolo delle mie emozioni. Se le tengo troppo dentro poi scoppio...
Ti amo
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