Avrei tanto da dire sulle cose successe in questi mesi, ma ci sarà il momento giusto.Non è adesso, lo sarà poi.
Ieri mi hanno chiesto dove io sia sparito: "da nessuna parte" ho risposto "sono sempre
qui".
Qui però è un luogo non ben preciso, in questi giorni. Sono in un limbo di luoghi, tra il reale e il virtuale.
Sono in un limbo anche di umori diversi che cambiano come cambia il vento. Anche troppo in fretta.
Per fortuna che la primavera è esplosa, quest'anno ed è l'unica esplosione che vorrei vedere per il resto del 2011. Anche perchè di brutte notizie ultimanente ne abbiamo sentite fin troppe.
Allora mi concentro sul mio piccolo praticello, ci provo almeno, e questo è quello che ieri abbiamo fatto con due amici, in un pomeriggio, che voleva a tutti i costi essere estivo.
Di loro voglio solo dire che lei è piena di speranza. Lo è perchè è incinta, del secondo figlio e ieri guardandosi in giro al parco ha detto: " quanto bambini..." E io lo so che lo ha detto perchè crede che quei bambini siano la speranza.
Ci credo un pò anche io, anche se sperare mi fa sempre un pò paura. Preferirei non averne bisogno.