mercoledì 23 gennaio 2008

GABRIELE

...metropolitana...torno a casa dal lavoro e ridendo e scherzando dico al mio amico/collega che se il giorno dopo non mi vede arrivare in ufficio è perchè sono diventato papà!...casa...il mio amore ha già le contrazioni appena metto piede in salotto! immediatamente dico ad alta voce che voglio un milione di euro entro due giorni ( si sa mai che mi ascoltino di nuovo!!!...)
Iniziamo il conteggio mentre guardiamo la prima puntata del grande fratello...1 ogni 8, 1 una 7, 1 una ogni 5, 1 una ogni 5...UNA OGNI 5!?!?!?
ci siamo! Gabriele ha risposto all'appello! prepariamo la valigia, chiudiamo casa e siamo già in macchina alla volta dell'ospedale. Sono le 10 e 30.
...ospedale...
"guardi che è meglio se torna a casa...qui ci vorrà ancora molto..."la dilatazione è di 4 cm e il mio amore ha ancora le contrazioni deboli. Io non me la sento di lasciarla sola, ma lei, eroica!, mi dice che è ok, che così almeno uno dei due riesce a riposare...e poi è in stanza con altre due donne ed è meglio non disturbare..Vado allora a casa e dal nervoso mi finisco una scatola intera di wafers mentre guardo quei Rimba del grande fratello pasteggiare a ostriche e champagne. Ho paura e non voglio addormentarmi.. E se poi mi sveglio che è gabriele è già nato? Come gli spiego che nel momento della sua venuta al mondo io dormivo beatamente? Non posso già mollarlo alla vita così, devo essere li quando sentirà per la prima volta l'odore dell'ossigeno e si sentirà sperduto per aver perso il suo mondo protetto...Mi forzo però ad aspettare...e arrivano le 4 di notte...Il telefono squilla. "E' nato Ca##o!" mi dico,"e io non c'ero!" e invece è l'Ale che mi chiede dolcemente di andare da lei che si sente sola.
Mi sento come un eroe dei film, che corre verso la sua amata in mezzo a mille peripezie....ma sono solo io che corro in macchina e le uniche peripezie sono i semafori che sembrano avercela con me e le altre auto che vanno piano ( ma alle 4 di notte non puoi startene a casa tua???)
E cosi sono ancora vicino a lei..e qui inizia la parte difficile.. le contrazioni sono aumentate di intensità e cosi la mia ansia. Vedo il dolore sul suo viso e soffro con lei...anche se capisco che una cosa del genere non è condivisibile.
Per sollevare un pò l'atmosfera cerco di parlare di tutto e tutto quello che viene fuori è niente...Sono solo parole a vuoto...è il dolore che è reale e io non posso fare molto...Le accarezzo la schiena, le parlo, le tengo la mano...e cosi fino al mattino.
Alle 8 circa arriva un'ostetrica, che deve essere però un angelo in incognito tanto è brava. Si chiama Monica, ci mette molto a nostro agio ( a me soprattutto, l'Ale, porella, a suo agio non ci riesce proprio... ) e ci spiega per benino come intende procedere:
Aiuta la dilatazione con l'ossitocina dopo aver rotto le acque manualmente...
Non assisto alla scena in stile Mosè perchè mi fanno accomodare fuori..e forse è meglio cosi.
Già non ho idea di come sarà il parto e di come reagirò quindi preferisco l' opzione "caffè + colazione" impostami dalla dottoressa.
Dopo mezz'ora posso tornare in sala travaglio. Il mio amore è scosso da dolori fortissimi causati dalla dilatazione improvvisa.
Mi dice però che preferisce cosi, perchè non ne può più.
Ma io so che lei è fortissima e lo dico ad alta voce, non lo tengo per me, in modo che oltre a lei, anche l'ostetrica lo sappia.
La dottoressa mi fa un cenno di approvazione ( che figo che sono! ) e poi mi chiama a compilare alcune scartoffie burocratiche.
A quel punto capisco che ci siamo davvero...
All'improvviso lei dice che sente bisogno di spingere.La dottoressa la tranquillizza, dice che è tutto perfetto, la fa mettere in ogni posizione purchè comoda per lei..

Il mio amore si inventa allora il kamasutra della contrazione:a letto, in ginocchio, in piedi.
Memorizzo tutto quanto così da diventare milionario quando scriverò il mio primo libro!!

finchè...
"sento la testa Ale!, Dai spingi ancora quando arriva la contrazione!" e lei spinge, due , tre volte..ci siamo, ci siamo... La portano in sala parto, la fanno "accomodare" sul trono di acciaio. E lei la mia regina e io il suo inutile uomo di compagnia...ma lo stesso mi metto di fianco e la rassicuro sul fatto che ormai è quasi finita, che tra poco vedremo il nostro cucciolo a colori e in tre dimensioni!
Da qui in poi è passato solo un attimo, almeno per me...
ho visto la testolina piena di capelli spuntare tra le gambe e subito dopo è sgusciato fuori gabriele.

Ha iniziato a piangere e io con lui.

Guardavo l'Ale e le riuscivo solo a dire "è bellissimo, è bellissimo, è bellissimo" e guardavo tutta la gente intorno e ripetevo che mio figlio "è bellissimo, non è vero??"

Dopo i test e il bagnetto me lo hanno messo tra le braccia e per un pò sono rimasto solo con lui nella stanzetta dove poco prima sua madre soffriva per metterlo al mondo .

Abbiamo chiacchierato un pò.

Ho fissato i suoi occhi ed è cambiato tutto.
Ciao Gabriele, ti aspettavo, ma non potevo sapere che saresti stata la cosa più bella della mia vita...

2 commenti:

Teosa ha detto...

Ecco lo sapevo, mi sono commossa!!
Questo momento è talmente indescrivibile che solo una mamma e un papa' possono comprendere.
Lasciatelo dire da una " NeoMamma" che ogni sera si addormenta nel ricordo di quel giorno che mi ha cambiato la vita e ridato voglia di vivere.
Se mi chiedono qual'è il senso della vita io rispondo: l'ho capito quando ho visto i miei occhi riflessi nello sguardo del mio bambino.

Lenny ha detto...

è un momento talmente indescrivibile che ho voluto provare a descriverlo.
Ma in realtà è ventuo fuori solo un resoconto.
Quando provo a "descrivere" l'emozione del momento in cui Gabriele è letteralmente schizzato fuori non ci riesco. Mi si gonfia subito il petto di commozione e penso a come è diventato ora, che ha 3 anni e a come gli ho parlato la prima volta 5 minuti dopo la sua mascita. Ed è incredibile pensare che sei stato tu a fare quel cosino, che è qualcosa di tuo, ma nello stesso tempo è una persona a sè.