venerdì 28 gennaio 2011

La Bolla


Qua mi si costringe a scrivere. Mi si fanno pressioni. Mi si chiede dove sia finito.
Ma io sono sempre qui. Qui e su Twitter per chi mi volesse seguire.

E' che in questo periodo, lo dicevo stamattina su Twitter appunto, mi sento come se fossi una bolla di sapone.
Attenzione: non "in una bolla", ma "come una bolla", pronta a scoppiare.

Tonda, perfetta, colorata e galleggiante, ma che al minimo tocco - puff - non c'è più.
E dentro la bolla ci sono tante cose: il lavoro, la casa nuova, la famiglia.
Qua ( non solo io )  si cerca di tenere tutto sotto controllo e si cerca anche di mantenere alto l'umore, che altrimenti se anche quello scoppia con la bolla sei finito.
In tutto questo c'è anche la voglia di evasione, di vacanza, di posti caldi, di posti belli, di qualunque altro posto che non sia Milano.



Per cui siate clementi con me, se non mi farò vivo qui, significa che sono impegnato a scappare da dita dispettose e talvolta, diciamolo pure, un pò stronze, di persone che non resistono ed appena vedono una bella bolla colorata si precipitano, dito teso e ghigno in faccia e la fanno scoppiare. E sono pure contenti. 

...puff....


2 commenti:

Effe ha detto...

Bella la metafora della bolla di sapone.
Personalmente, preferisco il giunco, che si piega ma passata la tempesta si raddrizza sempre. :)Viva il taoismo!

Lenny ha detto...

io il giunco lo userei volentieri su qualcuno che mi sta rompendo le scatole in questo periodo...o "in" qualcuno... ti piace anche questa di metafora? :-))