lunedì 31 agosto 2009

L'Acquilone



Un altro post, Un altro rientro.
Un altro inizio che lo sapevo che sarebbe stato cosi. Tre settimane di vero relax, di quelle che inizi a dire "nella vita ho sbagliato tutto, devo venire a vivere qui e fare il pane". Che sembrano eterne, i cui giorni sono lunghi, non hanno mai fine, che hai sempre qualcosa da fare "dopo".
Ovviamente non potevano durare per sempre. Ma perchè "ovviamente"? Perchè invece non può essere sempre cosi? Senza la metropolitana, con tanto tempo a disposizione, il cuore leggero e il sole alla finestra che ti aspetta?

Con la possibilità di uscire di casa, camminare mezz'ora e raggiungere un prato dove far volare un acquilone, correre, ridere, buttarsi per terra.
Con la possibilità di guardare fuori casa e perdersi nei profili delle montagne e non nei tetti delle case. Con la sensazione che nulla possa fare male in questo mondo, perchè è bello ed è fatto per te. E per loro.

Non so come potrei chiudere questo post senza lasciarlo sospeso come un acquilone, perchè al momento non ho modo di chiudere il cerchio in cui mi sento. E allora lo lascio cosi.

1 commento:

Unknown ha detto...

sono le domande che mi faccio ogni giorno anche io, non sempre trovo risposta, eccetto che mi manca il coraggio, perchè credo che di coraggio si tratti, coraggio di lasciare anche alcune abitudini, usi e comodità. allora poi cerco di trovare il meglio nel luogo in cui sono e in quello che faccio! buona giornata, fammi sapere come si è chiuso il tuo cerchio...